“Le affinità elettive”, incontro tra l’artista e il collezionista.
8 maggio 2018 ore 21.00
Il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa è lieto di presentare una serata all’insegna della cultura e dell’arte. Presso la nostra Sala Bridge a partire dalle ore 21.00 di martedì 8 maggio si confronteranno le due anime dell’artista e del collezionista, egregiamente impersonate da Ettore Molinaro e Giovanni Gastel.
Il primo appassionato collezionista annovera esperienze significative nel suo Curriculum quali quella di coordinatore degli eventi culturali di MIA Fair di Milano, docente presso il Master di Art Management dell’Universita’ Statale di Milano, relatore in convegni nazionali ed internazionali sul tema del collezionismo, autore di saggi sulla fotografia quali “l’Enigma del Collezionista” (Fermo Immagine, Arte,Vita e Mercato della Fotografia, edito da Mimesis), consulente di Private Banks su aspetti economici applicati al settore dell’arte.
Giovanni Gastel ha il suo primo contatto con la fotografia all’inizio degli anni settanta. Da quel momento, ha inizio un lungo periodo di apprendistato mentre un’occasione importante gli viene offerta nel 1975-76, quando inizia a lavorare per la casa d’aste Christie’s. La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda Inizia a collaborare con Vogue Italia e poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, alle rivisteMondo Uomo e Donna.Da questo momento, la sua attività professionale s’intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi. Elabora proprio in questi anni d’intenso impegno professionale il suo stile inconfondibile, caratterizzato da una poetica ironia, mentre la sua passione per l’arte lo porta ad introdurre nelle fotografie il gusto per una composizione equilibrata. I suoi riferimenti sono, per gli still-life, la Pop Art, che ebbe modo di vedere in mostra alla Rotonda della Besana sin dai primi anni Settanta, e l’opera fotografica di Irving Penn. Traendo ispirazione anche dallo studio dell’arte rinascimentale, Gastel si rifà costantemente ad un’ideale di eleganza, che ha respirato sin dall’infanzia, soprattutto grazie alla madre.
Un’occasione imperdibile per poter ammirare il confronto tra le due anime di qualsiasi scenario artistico, colui che crea l’arte e colui che la ama e la colleziona.